La vita fragile
IL TEMA CULTURALE
Il progetto individua come tema culturale la fragilità umana, declinato attraverso lo studio di tutti i possibili temi e soggetti che sono correlati a questo argomento; la caducità, propria della natura umana, è indagata attraverso le vicende quotidiane, frequentemente adombrate dalla storia dei potenti. Spesso, le narrazioni storiche traboccano delle gesta di un'umanità influente, relegando nell'oblio le vicende dei diseredati e delle persone "comuni": sebbene i beneficati siano più numerosi dei benefattori, tuttavia non hanno avuto voce nella grande storia. La vita fragile intende narrare un fenomeno indagato dalla storiografia di settore, ma sconosciuto al grande pubblico: le vicende dell'umanità che ruota intorno agli enti assistenziali milanesi, tra XIX e XX secolo, attraverso materiale proveniente da numerosi archivi della città di Milano e della Lombardia.
Si tratta di consegnare al grande pubblico la storia di soggetti vulnerabili e le azioni, l'attivismo di una Milano benefica che da sempre sostiene le vicende dei cittadini meno abbienti.
Specificamente, gli argomenti affrontati dal progetto sono: le antiche e nuove povertà, la pedagogia e la didattica dall'800 ad oggi, l'educazione al lavoro, l'industria agli inizi del 900, il lavoro femminile, e più generalmente il lavoro dall'affermazione delle industrie alla contemporaneità. I temi affrontati avranno come limite cronologico il periodo compreso tra il XIX e il XX secolo, lo scenario spaziale è principalmente legato alla città di Milano.
LE RAGIONI DELL'IDEA
Gli archivi storici delle aziende produttrici di beni e di servizi assistenziali e degli istituti storico - culturali che tuttora caratterizzano il territorio milanese, sono la fonte attraverso cui il tema viene studiato e diffuso. Da questi archivi nasce il Museo interattivo Martinitt e Stelline che, oltre ad essere il luogo fisico in cui si svolge la maggior parte delle azioni culturali de La vita fragile, è soprattutto il fondamento da cui sono nati tutti i prodotti culturali programmati in questa sede progettuale.
Il ruolo assegnato al Museo rappresenta la principale innovazione che il progetto intende apportare al sistema culturale Milanese. La vita fragile trae origine dai contenuti musealizzati, arricchendoli attraverso la collaborazione strutturata fra più soggetti.
Ciò permette di:
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porre in risalto una metodologia lavorativa che mira a divenire una rete stabile per la produzione e divulgazione dei saperi;
- sottolineare la peculiarità del territorio Milanese: una città che si è storicamente qualificata come la capitale di uno sviluppo economico etico, capace di creare ricchezza e benessere per i suoi cittadini.
PROFILO DEL PROGETTO
Il progetto si articola in 7 percorsi tematici e di ricerca, più il portale web che approfondiscono il tema culturale, traendo origine dai contenuti delle singole sale del Museo.
Ciascun percorso è connotato dalla presenza di uno o più partner dell'ASPIMMeSePAT che affronta il tema culturale, in funzione delle proprie peculiarità e metodologie lavorative. Così, partendo dalle fonti d'archivio e dalle stanze museali, si sono organizzate proiezioni filmiche, giornate di studio, laboratori didattici e conferenze.
Il progetto si è sviluppato e concluso nei 3 anni successivi all'avvio dell'istituzione museale.
Tutte le azioni culturali intraprese, sono state raccolte e rese fruibili, nella maniera più democratica possibile, attraverso il Portale del Museo: in questo modo il capitale culturale prodotto non è andato disperso, non è stato limitato alla contingenza e può divenire un momento per un ulteriore incremento delle conoscenze collettive.
ORGANIZZAZIONE
Capofila del progetto è l'Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio (ASP IMMeSePAT), coadiuvato dai numerosi soggetti coinvolti per la caratterizzante presenza nel territorio Milanese e per la condivisione della missione della visione del Museo.
La Fondazione Cariplo è stato il soggetto finanziatore dell'iniziativa
Partner Istituzionali
Archivio Istituti Provinciali Assistenza Infanzia Milano, Direzione Centrale Cultura e Affari Sociali Provincia di Milano
Azienda di servizi alla Persona Golgi Redaelli
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica
Comitato scientifico
Maria Grazia Albertini, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Angelo Bianchi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Alfredo Canavero, Università degli Studi di Milano
Cristina Cenedella, ASP IMMeSePAT
Gianpiero Fumi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Giovanna Ginex, storica dell'arte e della fotografia
Ornella Selvafolta, Politecnico di Milano